Comitato Salviamo Villa Paolina di Mallinckrodt
venerdì 17 maggio 2019
mercoledì 31 gennaio 2018
Esposto inviato al Ministero BACT
Roma, 30.01.2018
Al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo
Al MINISTRO, On.le Dario FRANCESCHINI
Via del Collegio Romano, 27 - 00186 Roma
Al SEGRETARIO GENERALE
dott.ssa Carla DI FRANCESCO
Via del Collegio Romano , 27 - 00186 -Roma
Al DIRETTORE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO
dott.ssa Caterina BON VALSASSINA
Via San Michele , 22 - 00153 -Roma
Oggetto: Esposto e Richiesta di tutela per la VILLA PAOLINA DI
MALLINCKRODT
PREMESSO CHE:
La VILLA PAOLINA DI MALLINCKRODT, localizzata in Largo XXI Aprile angolo Via Carlo Fea a Roma, è inserita nello storico quartiere Nomentano, ricco di edifici barocchetti dei primi anni del '900,
Dal 1922 al 1997 fu adibita a edificio scolastico sotto la direzione delle Congregazione delle Suore della Carità Cristiana, fondata dalla beata Madre Paolina di MALLINCKRODT, che ne entro' in possesso con la sottoscrizione dell’atto di acquisto il 25 marzo 1922,
Dopo il 1997 e' rimasta sede della Casa Generalizia della Congregazione, fino al recente atto di vendita agli attuali proprietari, la Società di costruzioni CAM s.r.l di Roma,
L'edificio è un villino a pianta articolata di tre piani, si presenta in stile barocchetto ed è decorato da finestre ad arco al piano terreno, da lesene dentellate agli spigoli, da finestra serliana e trifora, divisa con colonne su cui poggiano tre archi a tutto sesto, sul lato di via Carlo Fea. È inoltre impreziosito da diversi ornati architettonici come portici con colonne, scalinate e balconi con balaustre a colonnine, raffinate ringhiere in ferro battuto, e diverse targhe con iscrizione "Villa Paolina di MALLINCKRODT Anno Domini MCMXXII" . Le decorazioni suddette sono rimaste inalterate come da progetto originario del 1920 (vedi relazione allegata),
La società acquirente ha predisposto l’abbattimento della Villa Paolina per costruire al suo posto un moderno edificio residenziale di otto piani fuori terra e due interrati, completamente avulso dal contesto architettonico degli edifici circostanti e paesaggistico della zona,
Diversi gruppi istituzionali e associazioni di cittadini, tra cui il Municipio II, con Valentina Caracciolo, presidente della commissione Lavori pubblici e Urbanistica, il Gruppo municipale Liberi e uguali di Pietro Grasso, il Comitato Quartieri Trieste Sallustiano, l’Associazione Italia Nostra, e molti altri hanno già espresso viva preoccupazione “per un intervento di demolizione e ricostruzione dall’impatto visivo e volumetrico assolutamente sproporzionato e divergente rispetto alle caratteristiche del contesto in cui vorrebbe essere calato”. Infatti villa Paolina ha alle proprie spalle una schiera di edifici e villini signorili di stile barocchetto che risalgono a prima degli anni Trenta (tra via Carlo Fea, via G.B. de Rossi, via Marchi, via Guattani, via Antonio Nibby e via Bosio) e che “rappresentano la vera identità del territorio. Interventi come quello previsto di fatto stravolgerebbero il volto di questa parte della città”,
ESPONIAMO
le stesse preoccupazioni e riteniamo che la Villa non debba essere abbattuta perché riveste un interesse importante sia artistico che architettonico che etnoantropologico, in quanto conserva ancora in originale l’espressione dello stile barocchetto tipico dell’Italia dei primissimi anni del ‘900 e in quanto sede storica di istruzione dall’asilo alla scuola superiore per oltre 70 anni della vita romana.
E CHIEDIAMO
• Che la Villa Paolina di Mallinckrodt venga tutelata e vincolata, e inoltre, considerando che l’edificio è stato per più di 90 anni, fino alla recentissima vendita, di proprietà di un ente ecclesiastico riconosciuto, ci chiediamo se la Villa sia stata sottoposta alla Verifica di Sussistenza, in base alle disposizioni della Parte II del Codice dei Beni Culturali, modificato dalla L. 124/2017 comma 175 lettera C.
• Qualora non sia stata correttamente fatta, che la Verifica di Sussistenza venga eseguita al più presto.
• Che venga revisionato il parere della Commissione Regionale del Mibact di due anni fa, che non riconosceva l’interesse artistico e storico richiesto dalla normativa sulla tutela.
Ribadiamo che alcuni elementi caratteristici del progetto originario sono
altamente qualificanti e rappresentano delle testimonianze del barocchetto
romano del primo 900 che non devono essere assolutamente perdute: la
loro distruzione comporterebbe un sicuro stravolgimento dell'aspetto del
quartiere storico Nomentano.
Restando in attesa di un vostro cortese riscontro, inviamo i nostri più cordiali
saluti,
Comitato “Salviamo Villa Paolina di Mallinckrodt”
Il Presidente Prof. Cristina Rinaldi
In allegato: Breve Relazione sulla Villa Paolina di Mallinckrodt
Comunicato dell' Esposto al Ministero Dei Beni e Attività Culturali
Roma 30.01.2018
Il
Comitato “Salviamo Villa Paolina di Mallinckdort” ha presentato oggi un esposto
al Ministero Dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, indirizzato al
Ministro on.le Franceschini, al Segretario Generale dr.ssa Carla di Francesco e
al direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, dr. Caterina Bon
Valsassina in cui:
· Si confermano tutte le preoccupazione degli
altri Enti e Associazioni per l’abbattimento di Villa Paolina, al quartiere
Nomentano, previsto per costruire un moderno edificio di otto piani, che stravolgerebbe il volto di
questa parte della città, dove è
presente una schiera di
edifici e villini signorili di stile barocchetto che risalgono a prima degli
anni trenta e che rappresentano la vera identità del territorio,
· Si ritiene che la Villa non
debba essere abbattuta perché riveste un interesse importante sia artistico che
architettonico che etnoantropologico, in quanto conserva ancora in originale
l’espressione dello stile barocchetto tipico dell’Italia dei primissimi anni
del ‘900
· Si chiede che la
Villa Paolina di Mallinckrodt venga tutelata e vincolata
· Si
chiede di sottoporre la Villa alla Verifica di
Sussistenza dato che l’edificio è stato per più di 90 anni,
fino alla recentissima vendita, di proprietà di un ente ecclesiastico
riconosciuto, in base alle disposizioni della
Parte II del Codice dei Beni Culturali.
Comitato “Salviamo Villa Paolina di
Mallinckdort”
il Presidente: Cristina Rinaldi
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